Il CANT Z.506 era un idrovolante italiano da passeggeri, bombardiere e ricognizione, struttura in legno, configurazione ad ala bassa con carro galleggiante fisso. L'azionamento era fornito da tre motori Alfa Romeo 128 RC.20 con 825 CV ciascuno. Il volo del prototipo avvenne nel 1935, e la produzione in serie continuò nel periodo 1935-1943, terminando con la produzione di circa 360-390 macchine di questo tipo. L'aereo era armato con tre mitragliatrici Breda-SAFAT da 12,7 mm e un carico di bombe fino a 900 kg o un singolo siluro fino a 850 kg.
Originariamente, il CANT Z.506 è stato creato come iniziativa di base del dipartimento dell'aviazione del cantiere navale Cantieri Riuniti dell'Adriatico, che volevano realizzare un idrovolante passeggeri con un'autonomia di 1500-2000 km, destinato, ovviamente, al mercato civile. Tuttavia Il CANT Z.506 ebbe un tale successo che se ne interessò la Marina Militare Italiana, che già nel 1936 ricevette una macchina ridisegnata per i suoi scopi. Dopo il suo volo, è stata avviata la produzione in serie. Durante esso furono create tre versioni militari di questo velivolo. Il primo si chiamava CANT Z.506B ed era una versione bombardiere e siluro. È stata anche creata una versione di ricerca, salvataggio e ricognizione con la designazione CANT Z.506 Bs. L'ultima versione, prodotta in minor numero, era la versione CANT Z.506 S, una versione specializzata del soccorso in mare. Subirono il loro battesimo del fuoco nel 1938 durante la guerra civile spagnola. Durante la seconda guerra mondiale parteciparono intensamente alle attività nel Mediterraneo nel periodo 1939-1943. Le macchine superstiti prestarono servizio nell'Aviazione Italiana fino al 1959! Nel 1938 la Polonia firmò un contratto per l'acquisto di 6 velivoli di questo tipo, ma fino allo scoppio della guerra fu consegnato un solo velivolo CANT Z.506.