Salvatore Pelosi (S120) è un sottomarino diesel-elettrico da caccia italiano, la cui chiglia è stata posata nel luglio 1985, varato nel novembre 1986, ed è stato completamente completato nel luglio 1988. La lunghezza totale della nave al momento del varo era di 64,4 m, larghezza 6,83 m, con un dislocamento subacqueo di circa 1.660 tonnellate. A sua volta, la velocità massima in immersione non supera i 20 nodi. L'unità ha 6 tubi lanciasiluri di prua da 533 mm ed è in grado di trasportare fino a 12 armi.
La Salvatore Pelosi (S120) è una delle navi della classe Nazario Sauro, sviluppata su ordine della Marina Militare Italiana per integrare ed eventualmente sostituire le navi della classe Toti in linea. Il concetto di una nuova classe di navi presupponeva la creazione di unità più grandi, con una maggiore autonomia di nuoto, una notevole manovrabilità, la massima velocità sott'acqua possibile, in grado di operare nell'intero bacino del Mediterraneo. La classe Nazario Sauro doveva anche essere in grado di combattere le unità di superficie della flotta sovietica del Mar Nero, che nel corso di un'eventuale guerra avrebbe sfondato il Mar Mediterraneo. Alla fine, molti dei postulati di cui sopra sono stati implementati, creando una classe di successo di sottomarini a propulsione classica. Salvatore Pelosi (S120) è stato costruito presso i cantieri Fincantieri nella città di Monfalcone. Dal momento dell'entrata in servizio l'unità opera principalmente nelle acque domestiche e nel bacino del Mediterraneo, e negli anni 1999-2002 ha subito un'importante ristrutturazione, unita ad ammodernamento.