All'epoca dello scoppio della seconda guerra mondiale in Europa, l'esercito americano - compresa la componente aeronautica - contava circa 190mila. persone, di cui 3 divisioni di fanteria, una divisione di cavalleria, la divisione hawaiana, la divisione delle Filippine e la guarnigione del canale di Panama. Ovviamente, questo era un numero molto piccolo rispetto alle truppe giapponesi o tedesche. Tuttavia, nel corso della seconda guerra mondiale, l'esercito crebbe più di 40 volte[!] a circa 8,3 milioni di persone a metà del 1945. Naturalmente, questo balzo di crescita ha comportato anche un balzo nelle dimensioni del Corpo d'armata degli Stati Uniti. Ad esempio, tra l'estate del 1941 e l'estate del 1947, ben 67.000 candidati completarono i corsi per ufficiali presso la Scuola per candidati ufficiali di fanteria. Naturalmente, la maggior parte degli alti ufficiali (dal colonnello in su) aveva già un'istruzione militare superiore prima dell'estate del 1941. Se si volesse valutare il quadro degli ufficiali americani nel periodo 1941-1945, si potrebbe indicare un numero relativamente piccolo di errori cardinali commessi sul campo di battaglia (vedi: le azioni del generale John Lucas ad Anzio nel 1944 o, a un livello inferiore, il attacco del 2° Battaglione del 1° Reggimento Corazzato di Sidi bou Zid durante la Battaglia del Passo di Kasserine nel 1943), risparmiando i suoi soldati, sfruttando piuttosto abilmente un notevole vantaggio materiale (soprattutto durante i combattimenti in Normandia nel 1944), ma anche il capacità di reagire abbastanza rapidamente ad azioni impreviste del nemico (vide : Controffensiva tedesca nelle Ardenne del 1944/1945). Allo stesso tempo, però, non si può ignorare che spesso gli ufficiali americani hanno agito in maniera conservatrice, a basso rischio, lottando per una certa vittoria. Le eccezioni includevano soprattutto il generale Patton.